Studio del Centro Storico
Studio e Classificazione delle Tipolgie Edilzie
Principi e Metodi
Il presente studio si prefigge di perseguire tre macro obbiettivi: la tutela e la salvaguardia del centro storico, lo snellimento delle attività tecnico-amministrativa, l’innovazione e la qualità architettonica.
Lo studio nasce dalla classificazione delle tipologie edilizie del contro storico fornendo una valutazione qualitativa dell’edificato al fine della tutela e la salvaguardia del costruito nonché della sua valorizzazione tramite una serie di azioni coordinate che sono evidenziate in relazione.
Per Marco Romano, “il senso della costruzione della città non è mai cambiato e consiste nel garantire a tutti i cittadini il riconoscimento della propria identità, con all’orizzonte l’idea di realizzare una bella città”.
La città bella, secondo Ludovico Quaroni, una vera e propria “opera d’arte collettiva”, è quella in cui convivono, in assoluto equilibrio, la città fisica e la città sociale, ovvero l’urbs e la civitas, città materiale e città immateriale.
Affinché l’immagine del centro storico sia riconoscibile occorre un processo di valorizzazione della scena urbana che si possa elaborare in base alla identità che la stratificazione del centro storico evidenzia.
Per analogia al concetto di biplanarità linguistica di De Sassure, il centro storico è il significante che esprime il contenuto della nostra cittadinanza e dell’espressione della tradizione.
Lo studio inoltre permette di attivare un processo di snellimento delle attività tecnico amministrative sia da parte degli istanti che degli uffici pubblici: ciò poiché ogni edificio del centro storico (ben 1570) è stato identificato, valutato e classificato. Per ogni edificio vengono quindi normate in maniera univoca gli interventi ammissibili: ciò consente ai cittadini di avere un quadro esaustivo delle azioni che possono intraprendere e agli uffici di aver normalizzato la procedura che certamente diviene più fluida.
La classificazione dell’edificato è stata inoltre elaborata su un sistema cartografico georeferenziato che viene messo a disposizione tramite pubblicazione sul sito internet istituzionale (geoportale) al fine di rendere più veloce la consultazione.
Infine lo studio promuovo l’innovazione e la qualità architettonica tramite procedure concorsuali che permettono di esprimere interventi sul centro storico che ne amplifichino la attrattiva anche attraverso temi di rinnovamento secondo principi di adeguatezza.
Gli interventi di trasformazione riguardanti gli edifici classificati può avvenire “in deroga” alle norme statuite quando l’intervento proposto è oggetto di concorso di progettazione o concorso di idee (in base all’entità dell’intervento) dal quale si possa valutare, in uno spirito di visione contemporanea della città storica e delle sue stratificazioni, il corretto inserimento nel contesto, seppur distonico.
Ciò al fine di promuovere il valore e di partecipare alla tutela del centro storico e del paesaggio urbano, esito di una millenaria stratificazione di modificazioni; e di riconoscere tutte le modificazioni, grandi e piccole, del centro storico come frammenti di un insieme: ogni mutamento si deposita nella morfologia urbana, la significa, partecipa al bene comune. In quanto frammenti dell’insieme, le modificazioni sono giudicate osservando la coerenza interna dei progetti e relazione col contesto.
Tale azione promuove la ricchezza del centro storico e del paesaggio urbano, fatto di strutture, giaciture, allineamenti, stratificazioni storiche, molteplicità di linguaggi, architetture reciprocamente dialoganti e riconosce la migliore architettura contemporanea quale unica possibile chiave per continuare questa ricchezza: “Per un corretto utilizzo dell’edificio, il completamento di parti … con rilevanza spaziale o funzionale dovrà essere realizzato con un linguaggio conforme all’architettura contemporanea.” (Carta di Cracovia)
Pier Benedetto Mezzapelle